Sulla possibilità di rendere pubblici i sondaggi, è calata la saracinesca, mentre invece si potrà continuare a fare propaganda fino a venerdì 2 dicembre. Per me sarebbe stato più saggio fare il contrario, in quanto i sondaggi non creano astio, qualcuno ne prende atto, più che altro per curiosità che per reale interesse, mentre potrebbe far ombra ai promotori del si e del no, a Renzi in particolare, proteso com’è in una battaglia in cui potrebbe essere soccombente, ma, giustamente, è obbligato a tentare il tutto per tutto per nulla rimproverarsi in caso di sconfitta. Continua quindi nella dispensa di miliardi, che non ha, l’ultima di ieri, sono gli 85 € mensili, a tutto il comparto del pubblico impiego, a coloro che già godono di un posto di lavoro sicuro.Quanti sono gli impiegati pubblici 3-4 milioni o forse più, che potrebbero significare circa 4 miliardi di € all’anno, più quelli promesi a De Luca per la Campania In questa battaglia senza esclusione di colpi ( siu è iniziato con il fioretto e siamo già giunti al machete (massang in cjargnel). Il risultato sarà quello di ridurre sempre più l’interesse degli italiani per la politica. Se tutto va bene, andrà a votare circa il 50% degli aventi diritto, il chè significa che l’accettazione della riforma o il suo respingimento, avverrà con il beneplacito del 25% degli italiani, questo nel caso che il risultato sia frutto di una volata. In questo periodo di tempo balordo, spendo qualche oretta a seguire le varie trasmissioni televisive, e posso dire di aver fatto una raccolta di omproperi, di falsità, di demagogia e di ipocresia, varamente notevole. Grillo che paragona Renzi ad una scrofa ferita, De Luca che auspica la scomparsa della Bindi (per la verità ha usato un termine degno della camorra e che io mi rifiuto di ripetere). Renzi che accusa Landini, Segretario Generale della FIOM, di essere un protettore della casta, il senatore Esposito (SEL) che dice a Renzi di lui a rappresentare  il vertice della casta, in quanto, sempre secondo detto senatore, nella vita ha fatto fin’ora solo politica, facendone una questione di vita. Il prof.Pasquino scrive sul Messaggero Veneto, che la riforma del senato non è meglio di “niente”, è peggio dell’esistente. Il Ministro dell’Economia e Finanze, Padoan, confrontandosi con Giovanni Floris su La 7, nella trasmissione “di martedì” si è trovato in grosse difficoltà nel difendere il documento di E.& F, da lui stesso scritto, si è rifugiato spesso in “non so” o “bisognerà valutare” La Boschi, che va dicendo che con la vittoria del si, si aprono speranze anche per gli ammalati gravi. Si chiamano a raccolta i Sindaci targati PD, affinchè facciano recapitare una lettera personale ai loro cittadini, spiegando tutte le ragioni del sì. Qualcuno sostiene di non poterlo fare, in quanto Sindaci di tutti i cittadini e non solo di quelli orientati a votare si. Gli scommettitori inglesi(in Imnghilterra si scommette anche sul tempo), pagano il no a 1,29 il si a 3,50, il chè può significare che la vittoria del no sarebbe troppo facile da azzeccare. Io però sono abituato a non vendere la pelle dell’orso prima di averlo ammazzato, perciò non scommetto nè per il sì nè per il no.La storia del risparmio è comunque tutta da verificare, così come quella delle UTI, create in Friuli-Venezia Giulia con la soppressione delle Province. Via 4 Province, avanti con 18 UTI, che rappresenterebbero l’ente intermedio fra la Regione ed i Comuni.Ma è meglio non parlarne. Volevano veramente fare un risparmio, riducevano il numero dei senatori, portandoli da 300 a 150, dimezzavano il numero dei funzionari, portandoli da 1200 a 600, dimezzavano il numero dei deputati e magari anche le loro prebende, idem per quanto riguarda il numero dei dipendenti del primo ramo del parlamento, e potevano farlo senza modificare la Costituzione, con una Legge di iniziartiva parlamentare, ma sarebbe stato troppo semplice ed una Legge del genere, a cui sarebbero stati chiamati ad approvare, deputati e senatori, non sarebbe mai passata, perciò, cari amici, andate a raccontarla a chi volete e possibilmente non agli italiani.

La cosa che oggi mi ha lasciato più sconcertato, è stata la dichiarazione del giornalista, filorenziano, Rondolino, che definisce il Governatore della Campania, De Luca, un baluardo contro l’illegalità, mentre la Bindi lo definisce “impresentabile” (e sono tutti dello stesso Partito). Se tanto mi da tanto, come si potrebbe definire l’illegale, provate a pensarci, amici lettori, per me equivale all’indecenza assoluta, e questi sarebbero coloro che dovrebbero traghettare l’Italia oltre il guado ? Aguri a tutti !