Ho seguito ieri, domenica 19.02.17,l’interminabile l’Assemblea del PD, la Relazione del Segretario Renzi, che, a mio parere, doveva mettercela tutta ande ivitare l’annunciata spaccatura all’interno del suo Partito, ma, pur un po’ più contenuto nei toni, ha detto chiaramente ai “cospiratori” : potete criticarmi ma non buttarmi fuori, facciamo il Congresso, si farà la conta e se prevarranno le vostre tesi, io mi accomoderò in un cantuccio. Gli ha risposto Guglielmo Epifani, ex Segretario della C.G.I.L., facendogli capire che era sulla strada sbagliata, in maniera più dolce glie l’ha detto anche il Ministro Orlando, poi sono intervenuti, Veltroni, fondatore del PD, Fassina ed altri ancora, anche Emiliano, ovvero uno degli aspiranti a prendere il posto del fiorentino; tutti con le lacrime agli occhi, tutti ad implorare un ripensamento, poichè una spaccatura potrebbe essere letale non solo per il PD ma anche per il Paese (non comprendo perchè anche per il Paese).
Questa mattina ho avuto modo di sentire il parere di Achille Ochetto, già Segretario dei DS, il quale ha affermato che non di una scissione si tratta bensì di una deflagrazione, causata da una fusione mal riuscita, tantè che lui non ha mai aderito. Secondo Ochetto, quando un Segretario si dimette (come ha fatto ieri Renzi), non deve annunciare la sua ricandidatura, non è mai successo.Dove starebbe il cambiamento ?
Renzi non solo ha detto che i suoi antegonisti, non possono chiedere che lui non si ricandidi, facciamo il Congresso, quindi la conta, se sarò io a soccombere vorrà dire che mi metterò in un cantuccio a meditare sui miei sbagli. Si è trattato di una vera e propria sfida, di un eccesso di autostima. Lui sa che i cospiratori, al momento, non hanno un leader, non sanno dove collocarsi, in particolare dopo la nascita, avvenuta proprio in questi giorni, di Sinistra Italiana.
L’eccesso di autostima può a volte portarti anche fuori strada; mi chiedo infatti come Renzi non si sia reso ancora conto, che il 4 dicembre scorso, gli elettori non hanno votato contro la Riforma Costituzionale, ma contro di lui, che ha collocato parenti ed amici nei posti che più contano e dove si percepisce pure una buona paga, che ha distribuito mance a destra ed a manca, con l’obittivo della ridistribuzione del reddito, ma favorendo solo determinate categorie, ovvero quelle che un lavoro ce l’hanno già. Parimenti è successo nelle Elezioni Amministrative, anche nel nostro Friuli, l’elettore non ha votato contro i Sindaci uscenti di Trieste, Pordenone e Monfalcone, tanto per citare i più grossi, ma contro Renzi e la sua degna comare Debora Serracchiani.
Che faranno ora i cospiratori ? Per me hanno una sola strada, insistere sulla quella intrapresa, se rimarranno nel PD verranno derisi e stritolati come si fa con i cospiratori, senza alcuna possibilità di alzare ancora la testa.
Non credo che in nome di una unità che non può reggere, visto che nel PD ci sono tante anime, tante ideologie, ma nessuna in grado di intraprendere un’azione volta al benessere della collettività. Nel PD (una fusione mal riuscita,ha detto Ochetto), ci sono Comunisti, Democristiani, Socialisti, Repubblicani, Socialdemocratici, forse anche Liberali, tutti portatori di interessi diversi, quindi non amalgamabili se non nel segno del Potere !